La verità è che tra la gente – negli ambienti laici come in quelli ecclesiastici – sta crescendo una nuova consapevolezza del proprio potere, e soprattutto della propria responsabilità.
Al contrario, un gruppo di sacerdoti ortodossi del patriarcato di Mosca il 17 settembre ha sottoscritto una lettera aperta in difesa delle persone ingiustamente condannate.