Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno dichiarato di essersi rifatti in modo diretto, nella creazione de La morte e la fanciulla (finalista agli Ubu 2018 e primo capitolo di una trilogia consacrata alla musica che prosegue con Erectus e Pelleas e Melisanda), alla potenza del Quartetto e del Lied di Schubert, facendone il vero «motore trascinante» nella costruzione del gesto, secondo un procedimento proprio del balletto classico.