Il corpo risente infatti in misura significativa dei ritmi sonno-veglia, e ha un’attività metabolica che rallenta via via che ci si avvicina alle ore di sonno.
La scoperta non è del tutto nuova (a questo tema ha dedicato molti studi l’italiano Paolo Sassone-Corsi, direttore del laboratorio di epigenetica e metabolismo dell’Università della California di Irvine, dimostrando che i geni collegati al metabolismo si comportano in modo assai diverso di giorno e di notte), ma ha trovato una nuova conferma in uno studio piccolo ma dettagliato, pubblicato sul Journal of Endocrinology and Metabolism dai nutrizionisti ed endocrinologi del Dipartimento di medicina della Johns Hopkins University di Baltimora.