Parliamo di cucina “brutalista” e di scultura “brutalista,” esiste il web design “brutalista” (ispirato alla grezza bruttezza di internet degli anni Novanta) e giovani architetti recuperano le forme e i contenuti del Brutalismo.
Oggi l’architettura brutalista vive una seconda giovinezza su internet, dove appassionati si riuniscono in gruppi Facebook come The Brutalism Appreciation Society e seguono blog come Fuck Yeah Brutalism e i molti account Instagram dedicati a foto di grossi edifici in cemento.