Le squame conservate della coda di un Juravenator, un piccolo dinosauro predatore vissuto 150 milioni di anni fa in quella che è oggi la Germania, contengono piccole protuberanze che gli scienziati ritengono essere organi sensoriali.
“Il senso del tatto, oltre ai più ovvi sensi di vista, olfatto e udito, avrebbe fornito loro un ulteriore canale per ottenere queste informazioni”.