Terreni agricoli esclusi dalla caccia.
A renderlo noto è il Wwf Abruzzo che rivendica il primo risultato della campagna messa in atto per far valere il diritto dei cittadini a vietare la caccia sui propri terreni.
La normativa nazionale sulla protezione della fauna selvatica omeoterma e sul prelievo venatorio prevede infatti la possibilità per il proprietario o il conduttore di un fondo di chiedere l’esclusione dei propri terreni dalla cosiddetta gestione programmata della caccia inviando, entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio, al presidente della Regione una istanza motivata.