la società di edizioni avrebbe deciso di dare il benservito alla «mente creativa dei Pink Floyd» a causa dei suoi controversi commenti sulla guerra in Ucraina e sulla questione israeliano-palestinese e per le recenti accuse di antisemitismo.
Secondo quanto riporta "Variety", l'etichetta discografica, controllata dalla Bertelsmann, avrebbe deciso di rescindere ogni accordo con l'ex Pink Floyd a causa delle sue prese di posizione sulla guerra in Ucraina e sulla questione israeliano-palestinese Un primo indizio c'era stato lo scorso anno, quando il remake di "The Dark Side of the Moon" è stato pubblicato dall'etichetta inglese Cooking Vinyl e non già dalla BMG, come invece prevedeva l'accordo di publishing che Roger Waters aveva siglato nel 2016, perché il nuovo CEO, Thomas Coesfeld, insediatosi a luglio, aveva fatto saltare tutto.