Il concetto di base è che le vibrazioni prodotte dai componenti elettro-meccanici di un computer - le ventole, principalmente - possono essere sfruttate per trasmettere informazioni, sfruttando un malware che è in grado di codificare i dati da trasmettere e manipolare le ventole per creare le vibrazioni desiderate.
Le prove di trasmissione dati hanno avuto riscontro positivo con lo smartphone collocato a circa un metro e mezzo dal PC-bersaglio.