In primo luogo, l’apertura della scuola e dell’università a forme di partecipazione dei portatori di interesse, fino ad allora esclusi da qualunque sede decisionale o anche solo di discussione.
Per restare al caso italiano, l’entrata in vigore dei Decreti Delegati nel 1974 segnò l’inizio di una stagione nella quale le famiglie e , alle superiori, gli stessi studenti entrarono nella scuola, attraverso gli organi collegiali, non più solo come fruitori di un servizio, ma come attori e protagonisti di una comunità educativa.