Siamo quindi ben lontani dall’ermafroditismo istituzionale italiano composto da scatti automatici e miseri incentivi al limite del volontariato neanche la scuola fosse una Ong.
I minimi incentivi economici a favore di insegnanti che svolgono questo lavoro supplementare non sono certo una motivazione tale da rendere appetibili incarichi che spesso pongono gli insegnanti nella condizione difficile di essere invisi a colleghi, che leggono questa disponibilità come un modo di acquisire prestigio all’interno della scuola.