“la scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il saper stare al mondo”.
Forse è proprio il ritorno alla “teoria”, alla costruzione di un pensiero, alla riscoperta della bellezza del “classico”, alla capacità di riconnettere tra loro le discipline e i settori, la via per formare una nuova umanità di giovani più consapevoli di sé, della propria identità, delle proprie radici e, quindi, in grado di “stare al mondo” in un clima di dialogo, di cooperazione e di responsabilità.