Una scuola costruita dal Comune in una zona proibita, con vincolo paesaggistico, che adesso il Comune stesso deve abbattere per ordine della locale Soprintendenza che non può derogare alla legge alla quale deve a malincuore attenersi.
Questa storia è troppo anche per Napoli.
Ora al capezzale del malato – la procedura sballata alla base del caso che dalla sindacatura di Rosa Russo Iervolino, cominciata vent’anni anni fa, si è trascinato in modo inconcludente attraverso l’era di Luigi de Magistris per schiantarsi di botto sulla scrivania di Gaetano Manfredi – ci sono tutti gli attori che frattempo avrebbero dovuto risolvere la situazione.