l’Italia è in prima linea in questa crisi sia per la dipendenza dalla Russia per molte forniture strategiche, come la Germania, sia perché, a differenza dei tedeschi, ha un debito pubblico molto elevato e un’economia che ancora fa i conti con le restrizioni da Covid.
Se l’Italia dovesse essere scossa dagli effetti di un’economia di guerra, come hanno sintetizzato ieri alcuni dei principali giornali italiani e come ha evocato il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, è difficile prevedere gli effetti politici e sociali.