Per paradossale che possa sembrare, una delle presidenze più associate al conservatorismo politico della seconda metà degli anni Ottanta, quella di Cossiga, fu invece votata con grande trasporto quasi dai tre quarti del parlamento, inclusa persino la Sinistra indipendente.
Successe a Luigi Einaudi, il grande pensatore liberale.
Proprio Einaudi, del resto, fu preferito all’ex ministro Sforza, che altrimenti i social-democratici e i laici collocati immediatamente a destra della Democrazia cristiana non avrebbero votato: