In altri termini, l’Ue non intende (e non potrebbe) condizionare il volto solidaristico della Repubblica, imponendo un determinato assetto di rapporti fra amministrazione e Terzo settore, che provochi una alterazione della logica della sussidiarietà, che si fonda sull’alleanza fra soggetti pubblici e soggetti espressivi di «interesse generale» (certe letture del rapporto fra mercato e sussidiarietà, invece, pervengono problematicamente proprio a questo risultato).