Perché se The Wave, come sottolineavo nella recensione di quel film, si faceva forte degli spettacolari paesaggi naturali norvegesi, e ragionava su come la loro imponente maestosità fosse quasi un reminder della sua superiorità su ogni costrutto umano, qui lo scenario principale è Oslo, una capitale che negli ultimi 10-15 anni ha visto modificare radicalmente il suo aspetto, con la costruzione di edifici modernissimi e bellissimi, dal citato hotel (che però risale al 1989) allo splendido Teatro dell’Opera disegnato da quei geni di Snøhetta.