I social network come Facebook, Instagram, YouTube e Twitter non erano impreparati a combattere le bufale sul covid, avendo alle spalle anni di esperienza e , ciascuna a modo suo, un armamentario di revisori, addetti al fact-checking e strumenti di intelligenza artificiale utili per vagliare grandi moli di segnalazioni.
La pandemia di covid é stato un invito a nozze per i diffusori di fake news, che nell'ultimo anno e mezzo hanno alimentato disinformazione sulle modalità di trasmissione del coronavirus, sulle statistiche della malattia nel mondo, sull'utilità delle mascherine e , soprattutto, sui vaccini.