Ora sappiamo che questa mutazione potrebbe aver reso il coronavirus SARS-CoV-2 più vulnerabile a un potenziale vaccino.
Dopo aver analizzato migliaia di sequenze genetiche virali da campioni biologici di pazienti con COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, la scorsa primavera un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Laboratorio Nazionale di Los Alamos ha scoperto una mutazione – chiamata D614G – che rende il patogeno più efficace nel contagiare le cellule umane e dunque più infettivo.