La stimolazione sensoriale, tramite effetti visivi generati con la luce e il suono alla frequenza del ritmo cerebrale gamma di 40 Hz, ha ridotto la progressione della malattia di Alzheimer rimuovendo la proteina amiloide.
I ricercatori del MIT, su modello animale, hanno effettivamente riscontrato questi meccanismi, evidenziando che la stimolazione di onde gamma modifica l'attività del sistema glinfatico, riducendo i livelli di amiloide nei topi con Alzheimer.