425 persone, alcune delle quali sane, altre con il colon irritabile, altre con una colite ulcerosa o un morbo di Crohn (malattie infiammatorie croniche di origine autoimmune), per verificare la composizione del microbiota in relazione alla dieta.
All’estremo opposto si trovano i cluster con gli alimenti processati, le carni, il junk food (qui sono citate, tra gli altri, le patatine fritte, la maionese e le bevande zuccherate), che in tutti risultano associate a una spiccata presenza di specie considerate non positive come Clostridium bolteae, Coprobacillus e Lachnospiraceae e che, soprattutto in assenza di fibre (spesso poco presenti nella dieta di chi predilige questi cibi), possono danneggiare la mucosa intestinale.