La mia modesta e non certo offensiva richiesta al sindaco di Portoferraio di ripensare, in termini socialmente (e scientificamente) più equi la sua ordinanza inibitoria delle gare cinofile sul proprio territorio a causa della pandemia di peste suina africana, ha scatenato la reazione del presidente dell’ATC 10 dell’Arcipelago toscano che ha lodato il provvedimento definendolo “…improntato alla prudenza alla luce delle linee guida, in tema di prevenzione della diffusione del virus, pubblicate sia dal Ministero della Salute, da ISPRA e dagli Istituti Zooprofilattici delle varie ASL e non certamente teso a “punire” questa o quella associazione venatoria/cinofila vietando le rispettive attività agonistiche”.