Molte di queste aziende avevano rapporti diretti con il mercato russo mentre altre sono legate alle materie prime provenienti dalle zone del conflitto come il grano, metalli e fertilizzanti.
350 imprese con 30 mila occupati, mentre sono più di 23 mila le aziende che si occupano di legname in Italia.
L’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime rappresenta sicuramente un ostacolo alla crescita, comprime il reddito disponibile delle famiglie e assottiglia sempre più i margini aziendali, con effetti evidenti sui consumi e investimenti.