Da aprile possono usufruirne solo i lavoratori che effettivamente sono in servizio nelle regioni citate La Decontribuzione Sud, come si legge sul sito dell’Inps, “riconosce ai datori di lavoro privati, la cui sede di lavoro sia situata in regioni svantaggiate, un esonero del versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali da essi dovuti, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail” Nelle istruzioni aggiornate, l’Istituto chiarisce anche che “lo sgravio viene accordato ai lavoratori somministrati impiegati in una azienda con sede nelle regioni agevolate del Sud anche se l'agenzia di somministrazione ha sede in altra regione” Dal mese di aprile, aggiunge l’Inps, “la fruizione della Decontribuzione Sud sarà considerata legittima solo quando il lavoratore presti effettivamente la propria prestazione in una delle seguenti regioni: