L’altra accusa riguarda “un costante accostamento del marchio ProLon alla ricerca scientifica e al programma Mima Digiuno, nonché l’esibizione in homepage del claim “5,100 medici Consigliano ProLon” e, in difetto di autorizzazione (2), dei loghi di notorie testate giornalistiche ed emittenti televisive, integranti collegamenti ipertestuali a contenuti redazionali aventi ad oggetto il programma Mima Digiuno, ideato dal prof.