I ricercatori che si stanno occupando negli USA e in Australia dei primi studi su tale patologia l’hanno definita una “malattia della pelle d’acqua dolce”, attenzionata per la prima volta nelle popolazioni di delfini costieri negli stessi Stati Uniti, in Sud America e in Australia.
I delfini, dunque, sembrano morire lentamente e dolorosamente a causa di lesioni cutanee simili a gravi ustioni provocate dall’esposizione all’acqua dolce, che ha modificato la sua salinità nel tempo a causa del global warming.