Come per la maratona sotto le due ore, si diceva che fosse impossibile e lui é stato il primo a coniare il futuro slogan «l’impossibile non esiste», per questo oggi la sua faccia sta nei poster con cui la Ineos, il gigante petrolchimico che ha foraggiato l’operazione Vienna, ha foderato l’evento.
Scansioni rispettate, alla mezza la proiezione é chiara e nessuno cede di un millimetro, di un secondo, il raggio verde proiettato dalla macchina guida é sempre calpestato dal piede di chi deve seguire il ritmo e Kipchoge non deve calcolare nulla, é solo corsa.