Alcuni studi hanno indicato il possibile effetto protettivo dell’esposizione alla luce solare e della vitamina D per quanto riguarda il Coronavirus, un effetto che potrebbe servire a limitare i danni più gravi e che potrebbe spiegare ad esempio perché nei Paesi australi la mortalità è più bassa mentre situazioni decisamente critiche si sono manifestate in Paesi che soffrono di carenza di vitamina D, anche se è bene precisare che si tratta di un effetto protettivo sugli effetti della malattia e che dunque essa non impedisce l’infezione da Coronavirus.